CONCORSO DOCENTI SCUOLA 2018 Come conseguire i 24 CFU necessari per l’accesso al concorso
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei decreti legislativi relativi alla L. 107/2015, in particolare con il decreto numero 59 del 13 aprile 2017, in cui si danno direttive più puntuali sui percorsi FIT, sono cambiate radicalmente le modalità di accesso ai ruoli dei docenti della scuola secondaria, di primo e secondo grado, e degli ITP, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno.
Il concorso nazionale
Nel 2018, verrà bandito un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale, a seconda del numero dei posti previsto a bando.
Chi supererà il concorso sarà ammesso a frequentare un percorso triennale di formazione iniziale a cui seguirà l’inserimento nella funzione docente; durante questo triennio si dovranno superare delle valutazioni intermedie e quella finale. Il primo anno è finalizzato al conseguimento del diploma di specializzazione, il secondo ed il terzo anno saranno di formazione, tirocinio e primo inserimento della funzione docente.
Questo concorso sarà bandito ogni due anni e i posti disponibili saranno quelli che si prevedono essere vacanti e disponibili nel terzo e quarto anno scolastico successivo a quello della data del concorso: i vincitori del concorso, infatti, saranno ammessi al percorso FIT (Formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione di docente) in due successivi scaglioni annuali in base alla graduatoria di merito.
I candidati potranno scegliere di partecipare per una sola regione.
Titoli di accesso al concorso
I titoli di accesso al concorso sono quelli previsti per l’insegnamento delle singole discipline: laurea magistrale o a ciclo unico, o diploma di secondo livello dell’alta formazione artistica musicale coreutica, con i loro eventuali crediti, inoltre sarà necessario possedere ulteriori 24 crediti formativi universitari o accademici nelle aree di discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Di questi 24 crediti se ne dovranno possedere almeno 6 in ciascuno dei seguenti ambiti disciplinari:
- pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione;
- psicologia;
- antropologia;
- metodologie e tecnologie didattiche.
Il concorso prevede tre prove di esame delle quali due, a carattere nazionale, scritte e la terza orale – per i candidati ai posti di sostegno è prevista una prova aggiuntiva a carattere nazionale. Nella prova orale, oltre alle conoscenze e alle competenze delle discipline della classe di concorso per cui si concorre, saranno verificate le conoscenze di una lingua straniera europea, almeno a livello B2, e le conoscenze di informatica di base.
Cosa prevede il percorso FIT
I vincitori, poi, sceglieranno, in ordine di punteggio, l’ambito territoriale, nella regione in cui hanno partecipato al concorso, a cui essere assegnati per svolgere le attività scolastiche e il percorso FIT.
I vincitori del concorso avranno un contratto triennale retribuito, stipulato con l’Ufficio Scolastico Regionale in cui ricade l’ambito territoriale scelto; il compenso sarà definito in sede di contrattazione collettiva nazionale nel limite delle risorse previste nel Fondo previsto nello stesso decreto legislativo di cui si sta scrivendo, nonché delle risorse previste per le supplenze brevi. Per il terzo anno, invece, il contratto prevede la stessa retribuzione economica e le stesse norme vigenti applicate ai contratti per le supplenza annuale.
Una volta acquisito il diploma di specializzazione, nel secondo anno di contratto, il docente, infatti, oltre a completare gli impegni formativi può effettuare supplenze brevi e saltuarie, non superiori a 15 giorni, nell’ambito territoriale di appartenenza su incarico del Dirigente Scolastico della scuola interessata; nel terzo anno, invece, i titolari di contratto FIT scelgono, sulla base dell’ordine di graduatoria, un posto vacante e disponibile sul quale presteranno servizio come supplente annuale per l’intero terzo anno del contratto.
Alla fine del triennio, in caso di valutazione finale positiva, il titolare del contratto FIT sarà assegnato nell’ambito territoriale presso il quale ha prestato servizio nel corso dell’ultimo anno del contratto e gli sarà attribuito un incarico triennale docenza.
I punti salienti sui 24 CFU
Chi deve acquisire i 24 CFU | Laureandi e laureati che possiedono i requisiti per accedere alle diverse classi di concorso della scuola secondaria e intendano concorrere per il FIT (anche nel sostegno).
Sono esonerati dal doverli acquisire i docenti abilitati, gli ITP (fino al 2024/2025) e chi potrà vantare 3 anni di servizio alla data di pubblicazione dei bandi di concorso (il primo è previsto a fine 2018). Su questo tema il prossimo approfondimento. |
Dove acquisirli | Presso Istituzioni Universitarie o dell’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) |
Come acquisirli | Le Università e gli Enti dell’AFAM istituiranno appositi corsi per consentire l’acquisizione dei 24 crediti o di parte di essi.
Vengono ad ogni modo riconosciuti tutti i crediti acquisiti nei normali percorsi accademici, con esami aggiuntivi, attraverso Master di I e II livello e durante i Dottorati di ricerca o le scuole di specializzazione. Per chi non è ancora laureato è prevista la possibilità di un semestre aggiuntivo, senza costi ulteriori, nel quale conseguire i crediti. Possono essere acquisiti in modalità telematica un massimo di 12 crediti. |
Costi | Il Decreto fissa un tetto massimo di spesa, valido per le strutture accademiche statali, di 500 euro. |
Quali esami sono richiesti (Settori Scientifico Disciplinari) |
Per accedere al FIT occorrono 24 crediti nei 4 ambiti della:
Pedagogia, Pedagogia speciale e Didattica dell’inclusione
Psicologia
Antropologia
Metodologie e Tecnologie didattiche generali
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Criteri per la scelta degli esami | Vanno acquisiti almeno 6 Crediti in almeno 3 dei 4 ambiti disciplinari |
Come conseguirli
La nostra Confederazione ha sottoscritto una convenzione con l’Università Telematica Pegaso per il conseguimento dei 24 CFU, che prevede la seguente offerta formativa:
Proposta formativa Università Pegaso
Insegnamento | SSD | CFU |
Didattica dell’inclusione | M-PED/03 | 6 |
Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento | M-PED/04 | 6 |
Psicologia generale | M-PSI/01 | 6 |
Antropologia culturale | M-DEA/01 | 6 |
Costo totale percorso 24 cfu = 500 € |
In conformità a quanto previsto dal Decreto Ministeriale, il piano formativo prevede:
- 12 cfu da acquisire in modalità telematica
- 12 cfu da acquisire in presenza.
Sono previste 36 ore di lezione per ogni insegnamento in presenza presso le sedi dell’Ateneo (circa 70 individuabili al momento della compilazione della domanda sul sito dell’Università) al raggiungimento di 30 studenti (corrispondenti a 12 incontri in presenza per ogni insegnamento, calendarizzati una/due volte a settimana).
Al momento della registrazione sul sito www.unipegaso.it si possono scegliere i due insegnamenti da seguire in modalità telematica e i due insegnamenti da seguire in presenza.
L’avvio delle attività in presenza è previsto nel mese di novembre 2017 chiusura del percorso gennaio 2018.
Si ricorda che le domande devono essere compilate esclusivamente on-line sul sito www.unipegsaso.it e, al fine di essere riconosciuti dal sistema come convenzionati CSE, in sede di compilazione della domanda, subito dopo l’inserimento dei dati anagrafici, è necessario selezionare nel campo contenente gli ECP (menù a tendina) il nostro codice: ECP_CSE, in modo da poter consentire a questo Dipartimento l’adeguata assistenza durante tutto il percorso formativo.
Per tutte le altre informazioni inviare una email all’indirizzo laurea@flp.it visitare il sito www.cse.cc o telefonare al numero 06 42000358.
DIPARTIMENTO FORMAZIONE UNIVERSITARIA
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