Dopo il precedente Notiziario n. 2 del 07.01.2021 riteniamo utile fare il punto della normativa vigente ai fini del collocamento in pensione.
La recente approvazione della Legge di Bilancio per il 2021 non muta il quadro dei requisiti anagrafici e contributivi per andare in pensione nel 2021.
Quota100 – resta anche per il 2021, ultimo anno di applicazione della normativa sperimentale, la possibilità di chiedere la collocazione in quiescenza al raggiungimento di quota 100 come sommatoria tra anzianità anagrafica e contributiva (almeno 62 anni di età e 38 di contributi) con finestra mobile (preavviso) di tre mesi per il settore privato e sei mesi per il settore pubblico.
Per la Scuola l’uscita è prevista dal 1.9.2021 per chi ha i requisiti entro il 31.12.2021.
Pensione anticipata – occorrono sempre 42 anni e 10 mesi di contribuzione per gli uomini o 41 anni e 10 mesi per le donne, a prescindere dell’età, con un differimento di 3 mesi dalla maturazione dei requisiti pensionistici.
Pensione di vecchiaia – resta necessario il raggiungimento di 67 anni di età con minimo 20 anni di contributi per il pensionamento per vecchiaia, senza alcuna finestra di slittamento, cioè dal primo del mese successivo al compiere del 67° anno di età.
Ape Sociale – o scivolo pensionistico per categorie più deboli: disoccupati, lavoratori che assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado con disabilità grave, lavoratori affetti da riduzione della capacità lavorativa almeno pari al 74 per cento, lavoratori che da almeno 6 degli ultimi 7 anni di lavoro, svolgono in maniera continuativa una delle 15 professioni difficoltose e rischiose elencate dalla normativa. Agli appartenenti alle prime tre categorie è richiesta un’anzianità contributiva minima di 30 anni, che sale a 36 anni per la quarta. L’età minima di accesso è 63 anni.
Opzione donna – viene prorogata per le lavoratrici che hanno raggiunto i 58 anni (59 se autonome) unitamente a 35 anni di contributi entro il 31.12.2020, con la condizione che si opti per la liquidazione con il sistema contributivo.
Mansioni usuranti e notturne – gli addetti mantengono i requisiti ridotti di cui al Dlgs 67/2011 e nel 2021 l’uscita è prevista con 61 anni e 7 mesi di età, con 35 anni di contributi e il contestuale perfezionamento del quorum 97,6.
La Segreteria Generale CSE