Emergenza coronavirus. DPCM sulle ulteriori misure per la tutela della salute pubblica.
Gentile Presidente, Gentile Ministra,
le urgenti azioni adottate nella notte dal Consiglio dei Ministri per il contenimento della diffusione del coronavirus comportano, a parere della scrivente Confederazione, ulteriori azioni necessarie a garantire la salute dei cittadini e dei lavoratori.
In particolare il contrasto alla diffusione del contagio non può non estendersi agli Uffici della Pubblica amministrazione prevedendo, in linea con le disposizioni di evitare al massimo ogni spostamento e frequentazione di luoghi dove sono possibili assembramenti, a limitazione dei servizi resi solo a quelli di pubblica utilità, o strettamente essenziali.
In tale direzione si rendono quindi necessarie l’adozione di specifiche norme che, come avvenuto per i processi, prevedano il differimento dei termini di legge per tutti gli adempimenti in scadenza, la sospensione di tutte le attività istruttorie ed esterne non collegate alla prevenzione o al contrasto alla diffusione del contagio, l’apertura degli Uffici in forma ridotta e solo per lo svolgimento delle attività legate all’emergenza coronavirus.
Si richiama inoltre l’attenzione sulla necessità inderogabile, più volte rappresentata, di prevedere da subito specifiche disposizioni che possano coprire dal punto di vista giuridico ed economico, con specifici istituti, quali ad esempio congedi straordinari o permessi retribuiti extra contratti, sia le assenze dal servizio necessitate dalla sospensione delle attività didattiche con riferimento all’accudimento dei figli minori che quelle derivanti dall’osservanza del DPCM in materia di spostamento e raggiungimento del luogo di lavoro che non possano essere coperte dalle forme di lavoro agile per l’inadempimento da parte delle Amministrazioni interessate.
Si resta in attesa di urgente riscontro.
Cordiali saluti.
Il Segretario Generale
Marco Carlomagno
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