No all’azzeramento del lavoro agile
La FLP e la CSE criticano le linee guida di Brunetta, difendono l’esperienza e i risultati di questi mesi e chiedono la piena contrattualizzazione dell’istituto
Come anticipato con il comunicato stampa diramato dalla Confederazione CSE al termine della riunione con il Ministro della Pubblica Amministrazione Brunetta di venerdì 22 ottobre, valutiamo negativamente le linee guida presentate dal Ministro per la Pubblica Amministrazione in quanto:
- appaiono caratterizzate da una visione punitiva e impeditiva di questo importante strumento di conciliazione vita lavoro e di modernizzazione delle nostre Amministrazioni;
- mettono nuovi e ulteriori paletti, in gran parte pretestuosi, a livello procedurale e organizzativo, oltre a quelli già oggetto della “controriforma dei mesi scorsi;
- Intervengono in modo unilaterale su aspetti puramente negoziali relativi alla gestione del rapporto di lavoro (contratto individuale, diritto alla disconnessione, definizione della contattabilità, flessibilità dell’orario di lavoro etc ) riproponendo in modo pedissequo parti della proposta Aran sulla materia, per niente condivise in sede di rinnovo del CCNL FC e già oggetto di forti critiche da parte della FLP;
- non tengono conto della proroga al 31 dicembre 2021 dello stato di emergenza e della disciplina prevista dal DL 34/2020 sullo smart working semplificato, mai abrogata, ponendo le basi per un rientro indiscriminato e non graduale, delle attività in presenza, in contrasto con la prudenza necessaria in un momento in cui, purtroppo, si rischia una nuova fase critica, come testimoniato dalla possibilità sempre meno remota di una ripresa massiccia della campagna vaccinale necessaria, a parere del Governo, per scongiurare una ripresa della pandemia.
In questa battaglia contro il ritorno al medioevo per fortuna non siamo soli. Nonostante il silenzio e l’acquiescenza della quasi totalità delle altre OO.SS., sulle nostre posizioni si ritrovano, invece, la stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori, settori rilevanti del mondo accademico e della ricerca, buona parte della stessa dirigenza pubblica, praticamente tutto il mondo del lavoro privato, in special modo gli specialisti di Human Resources, tutti accomunati dall’obiettivo di superare la logica punitiva e arcaica che continua ad avere delle PA Brunetta, orientati a cambiare finalmente passo e a valorizzare le tante professionalità esistenti nell’interesse dell’intero sistema Paese che ora più che mai ha bisogno di Amministrazioni efficienti, aperte ai cittadini e all’utenza, inclusive, volano di sviluppo e non collo di bottiglia.
In questo ambito segnaliamo lo sciopero indetto per tutto il personale del pubblico impiego per il prossimo 28 ottobre da Smart Workers Union, Organizzazione aderente alla CSE FLPL, la nostra Federazione di categoria del personale delle Funzioni Locali, per protestare contro l’azzeramento dello smart working voluto da Brunetta.
Rispetto alla posizione assunta dalla nostra Confederazione sulle linee guida illustrate dal ministro e per le quali abbiamo richiesto una completa riscrittura, questa iniziativa rappresenta intanto un primo segnale di opposizione e contrasto alle decisioni ideologiche che si vorrebbero assumere.
La Segreteria generale
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