Risparmi da mancata erogazione lavoro straordinario
e buoni pasto anno 2021 per il lavoro agile emergenziale.
La FLP scrive al Governo per il rifinanziamento della norma e presenta un emendamento al decreto milleproroghe.
Come è noto il comma 870 della legge 178/2020 ha previsto che “in considerazione del periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19, le risorse destinate, nel rispetto dell’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, a remunerare le prestazioni di lavoro straordinario del personale civile delle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non utilizzate nel corso del 2020, nonché i risparmi derivanti dai buoni pasto non erogati nel medesimo esercizio, previa certificazione da parte dei competenti organi di controllo, possono finanziare nell’anno successivo, nell’ambito della contrattazione integrativa, in deroga al citato articolo 23, comma 2, i trattamenti economici accessori correlati alla performance e alle condizioni di lavoro, ovvero agli istituti del welfare integrativo”.
Tale previsione normativa non è stata però confermata per i risparmi conseguiti sulla mancata erogazione dei buoni pasto e lavoro straordinario nell’anno 2021, nonostante l’emergenza sanitaria, purtroppo, sia proseguita per tutto il 2021, e ancora oggi viviamo una fase di ripresa dei contagi derivanti dalle nuove varianti da Covid19.
La verità è che anche nel 2021 il lavoro agile emergenziale è stato adottato ai fini della prevenzione del contagio, confermato fino al 15 ottobre 2021 come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle Pubbliche Amministrazioni, comportando nella stragrande maggioranza dei casi la mancata attribuzione dei buoni pasto al personale in lavoro agile e risparmi sul lavoro straordinario.
Tale situazione ha comportato una rilevante perdita economica per il personale, pur a fronte del pieno raggiungimento degli obiettivi istituzionali che hanno visto il contributo di tutto il personale, che nella stragrande maggioranza dei casi, ha utilizzato, tra l’altro, dotazioni informatiche e utenze proprie.
Appare quindi necessario prevedere, e nei giorni scorsi abbiamo formalmente investito della questione il Ministro per la Pubblica Amministrazione Brunetta e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Franco, e presentato una specifica proposta emendativa a tutti i gruppi parlamentari, affinché vengano prorogati gli effetti del comma 870 dell’art. 1 della legge 178/2020, inserendo tale previsione in sede di conversione del D.L. 30 dicembre 2021, n. 228 (Decreto milleproroghe) ora all’esame della Camera (AC 3431).
Vi terremo informati degli sviluppi della questione.
La Segreteria generale
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