CCNL Funzioni Centrali: nessuna moratoria contrattuale, ma un contratto vero
A distanza di un mese dalla riunione di apertura del 13 giugno, il giorno 10 luglio riprende in Aran il negoziato per il rinnovo del CCNL delle Funzioni Centrali 2022/2024. E per la FLP, dopo i rituali di apertura della scorsa riunione, questa dovrà essere l’occasione per entrare finalmente nel merito delle questioni che vanno affrontate in un rinnovo contrattuale che non può esaurirsi nel prendere atto della scarsità delle risorse stanziate e in gran parte già erogate.
Sulla parte economica ribadiamo la necessità di un nuovo stanziamento, in quanto il 5,76 % previsto per il triennio certificherebbe un impoverimento delle retribuzioni del personale del comparto, colpite da un’inflazione che nei tre anni di riferimento supera il 18 %.
Così come vanno recuperate tutte le somme che in questi anni sono state tagliate dai Fondi delle Amministrazioni in applicazione della normativa che limita la consistenza delle risorse destinate alla contrattazione integrativa a quelle del 2016, impedendo il riconoscimento della produttività e delle professionalità, lo svolgimento di adeguate procedure di progressioni economiche, il decollo del welfare aziendale, che in molte amministrazioni del comparto è pura utopia.
Sull’ordinamento professionale bisogna introdurre i necessari aggiustamenti per renderlo effettivamente praticabile a partire dalla istituzione dell’Area delle Elevate professionalità e dalla piena attuazione del regime derogatorio per il passaggio tra le Aree, mediante un nuovo finanziamento, aggiuntivo rispetto allo 0,55 % del monte salari, che si è dimostrato non adeguato agli obiettivi posti.
Riteniamo inoltre necessario rendere più incisiva la normativa contrattuale sul lavoro agile e da remoto, eliminando le anacronistiche previsioni del cosiddetto principio di prevalenza del lavoro in presenza, migliorare i sistemi di partecipazione, con un allargamento delle materie regolamentate dalla contrattazione, superando anche le interpretazioni unilaterali che in questi anni hanno in molti casi penalizzato il personale.
Considerati i tempi e i ritardi con cui si rinnovano i contratti, per cui è ragionevole pensare (purtroppo) che i contenuti del CCNL 2022/2024 promaneranno la loro efficacia ben oltre tale termine, e tenuto conto che a fronte degli anticipi già corrisposti a fine anno, pari a più della metà di quanto oggi spettante, le risorse ancora da erogare sarebbero del tutto residuali, l’idea di un accordo ponte sulla parte economica e di un rinvio sulle altre questioni, non ci convince.
Il nostro obiettivo è, invece, quello di batterci anche questa volta, senza tentennamenti, per un contratto vero, che affronti e possibilmente risolva le grandi questioni del lavoro pubblico.
La Segreteria Generale FLP
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