COMUNICATO STAMPA SULL’EMERGENZA ECONOMICA
“Non si muore solo di coronavirus” dichiara Marco CARLOMAGNO, Segretario generale della CSE (Confederazione Indipendente Sindacati Europei) che oggi ha riunito in video conferenza tutti i quadri sindacali regionali della Confederazione.
Il Segretario Generale, nel corso della riunione convocata per fare il punto sulla grave emergenza, che non è solo sanitaria, ma anche economica, ha esposto le difficoltà attuali del Paese e ha indicato le posizioni che la CSE porterà nelle prossime ore all’attenzione non solo del Governo, ma anche di tutti i partiti dell’attuale maggioranza e dell’opposizione.
“Mentre assistiamo all’ennesima gara al distinguo tra forze politiche, associazioni di categorie e organizzazioni sindacali, impegnate più a cercare di riaffermare il loro potere di veto e la loro esistenza, che a ricercare misure efficaci per il sistema Paese, la CSE chiede invece al Governo soluzioni semplici e immediate, che accompagnino, ma soprattutto rafforzino, i provvedimenti a sostegno delle aziende, delle famiglie e dei lavoratori” ha proseguito Carlomagno.
La CSE chiede
- l’eliminazione di tutti i lacci e lacciuoli frapposti anche in questo momento dalla cattiva burocrazia, per accelerare i pagamenti dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso i fornitori, in particolare gli artigiani e le piccole e medie imprese, che costituiscono il motore del nostro Paese e vivono con preoccupazione la drammatica situazione di questi giorni;
- la semplificazione e l’implementazione delle procedure per l’erogazione dei sussidi, dei bonus e della CIGD, oggi ancora impantanate nei blocchi informatici dell’INPS;
- l’omogeneizzazione tra le norme emergenziali adottate e le variegate e spesso contraddittorie regole regionali in materia di Cassa Integrazione;
- una cabina di regia che affronti da subito le problematiche , i tempi e le modalità della ripresa produttiva.
“E’ ora che l’Europa torni ad essere quella dei padri fondatori. Serve un intervento eccezionale a sostegno delle imprese, delle famiglie e dei lavoratori, finanziato dalla Istituzioni europee, a partire dalla Banca Centrale. Senza gli inaccettabili vincoli di bilancio, che già ci stanno stretti in una situazione ordinaria, figuriamoci oggi, di fronte ad una pandemia che mette in discussione tutti i paradigmi precedenti. Perché non si muore solo di Coronavirus, ma anche di fallimenti, disoccupazione, chiusura delle fabbriche, dei negozi e delle botteghe artigiane” ha concluso Carlomagno.
Roma 6 aprile 2020
L’Ufficio stampa
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