Contratto Sanità I nostri primi rilievi sulle proposte Aran sul rapporto di lavoro
Nuova riunione ed ulteriori bozze consegnate dall’Aran ieri, 20 novembre 2017, relativamente alla prima parte del CCNL Sanità e cioè quella connessa agli Istituti del Rapporto di Lavoro. I documenti sviluppano solo in parte quanto anticipato nella “scaletta disposizioni” consegnata la volta scorsa: il primo riguarda la costituzione del rapporto di lavoro ed il secondo le ferie e festività e le varie tipologie di permessi. I restanti istituti saranno trattati, a detta dell’Aran, e ce lo auguriamo, nella prossima riunione.
Riservandoci di far pervenire valutazioni di dettaglio su quanto consegnatoci, la CSE ha comunque illustrato alcuni primi rilievi:
• Ricostituzione del rapporto di lavoro: abbiamo espresso forti perplessità sull’eventuale introduzione della “valutazione di opportunità e convenienza” dell’Azienda a fronte della domanda di ricostituzione del rapporto di lavoro da parte di un ex dipendente ritenendo ammissibile il rifiuto, comunque da motivare, solo in caso di impossibilità per ragioni oggettive.
• Periodo di prova: abbiamo chiesto di far valere il periodo prestato in precedenza in altra amministrazione pubblica eliminando la discrezionalità dell’Ente.
• Ferie: siamo nettamente contrari alla riduzione delle ferie (di due giorni) per i neoassunti; abbiamo chiesto l’applicazione dell’art. 10 del D. Lgs. 66/2016 e s.m.i. per le ferie non godute nel corso dell’anno di riferimento da fruire entro 18 mesi dell’anno successivo (e non entro 6 mesi come da proposta Aran).
• Cessione delle ferie: riteniamo corretto regolamentare contrattualmente l’istituto e che vengano introdotte norme di tutela, per evitare distorsioni e/o abusi, e criteri chiari per far ritornare i congedi nella disponibilità del cedente in caso di mancato utilizzo; allo stesso tempo abbiamo chiesto che si ponga maggiore attenzione a livello contrattuale per i lavoratori che si trovano in situazioni difficili della propria esistenza, di quella dei figli o dei genitori, del coniuge o di altri familiari e affini, valutando l’introduzione di nuovi istituti ad hoc o il rafforzamento di istituti esistenti, da affiancare a ciò che può derivare dalla solidarietà dei colleghi.
• Permessi: abbiamo ribadito l’esigenza di riconoscere tutte le tipologie ai lavoratori sia a tempo determinato che indeterminato e di accrescere i giorni fruibili per la formazione facoltativa, superando le attuali rigidità, in aggiunta alla garanzia di formazione obbligatoria a carico dell’Amministrazione, argomento da trattare approfonditamente in successiva sessione di contrattazione.
• Permessi per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici: abbiamo manifestato la nostra preoccupazione per l’ipotesi di istituire un monte ore limitato di permessi (che nel comparto Funzioni Centrali è stato esplicitato in solo 18 ore), ove conteggiare anche i tempi di percorrenza, a fronte di una limitazione dell’istituto di malattia a casi di “incapacità lavorativa temporanea del dipendente conseguente ad una patologia in atto” in contrasto con il recente pronunciamento del TAR Lazio in materia: ciò si può tradurre in un vero attacco al diritto alla salute ed alle cure. Infatti, le lavoratrici e i lavoratori, una volta esaurito il “monte ore” saranno costretti a utilizzare esclusivamente le ferie per qualunque visita medica o esame diagnostico prescritto dal medico indipendentemente dalla gravità della patologia.
Roma, 21/11/2017
L’UFFICIO STAMPA
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