Bene l’apertura del confronto

La CSE propone la sottoscrizione di un Patto di legislatura sul lavoro pubblico per tradurre gli impegni in soluzioni concrete.

Esprimiamo soddisfazione per la convocazione da parte del Ministro con l’accoglimento della nostra richiesta, avanzata più volte in questi mesi, e da ultimo dai lavori del congresso nazionale della nostra Federazione FLP, per l’apertura del confronto con il Governo sui temi del lavoro pubblico e del suo rilancio.

Abbiamo chiesto al Ministro di impegnarsi per la definizione di un patto tra Governo e parti sociali per il lavoro pubblico, per continuare il percorso che deve portare, apportando le necessarie modifiche normative e con nuovi stanziamenti, al pieno riconoscimento del valore economico e professionale del personale delle pubbliche amministrazioni.

Il rinnovo contrattuale delle Funzioni centrali e lo stanziamento nella legge di bilancio delle risorse per il rinnovo dei contratti 2025/2027 è stato infatti solo il primo step del percorso.

Nella riunione abbiamo chiesto:

  • l’immediata certificazione dell’ipotesi di CCNL delle Funzioni Centrali 2022/2024 al fine di permetterne l’entrata in vigore entro l’anno e conseguente avvio della negoziazione per il triennio 2025/2027;

  • il superamento dei tetti ai Fondi risorse decentrate e alle risorse destinate alla produttività;

  • la rivalutazione del valore del buono pasto fermo da anni mediante stanziamenti aggiuntivi;

  • la defiscalizzazione del salario di produttività come avviene per il lavoro privato;

  • la piena esigibilità degli istituti legati agli sviluppi di carriera, a partire dall’Area delle elevate professionalità, procedure dall’interno per l’accesso alla dirigenza, finanziamento a carico delle amministrazioni per le posizioni organizzative, rafforzamento degli organici, stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato;

  • il riconoscimento del diritto alla salute con l’eliminazione della norma sulla decurtazione delle indennità di amministrazione ed estensione anche agli screening, disposti dalle autorità sanitarie, del trattamento di malattia, in luogo delle 18 ore di permesso annue;

  • l’eliminazione dell’iniqua norma che differisce fino a 7 anni l’erogazione del TFR/TFS ai pubblici dipendenti;

  • l’eliminazione della norma in legge di bilancio che limita solo al 75% il turn over, a fronte di organici in forte sofferenza,

  • il rafforzamento del welfare aziendale nel settore pubblico.

Il Ministro, nel condividere la necessità di proseguire il confronto con le confederazioni sindacali sulle questioni poste, ha proposto di attivare un tavolo di lavoro presso il Ministero con la partecipazione anche del presidente Aran.

Si tratta di un primo passo che per noi deve comunque andare nella definizione, anche graduale e progressiva, di concrete iniziative legislative e di nuovi stanziamenti coerenti con il rilancio del lavoro pubblico e della sua valorizzazione

La Segreteria generale CSE

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