Rinnovo del CCNL ANASTE 2020/2022
Sottoscritto presso la sede di ANASTE (Associazione Nazionale Strutture Territoriali e per la Terza Età) il nuovo contratto del personale delle residenze assistenziali per anziani.
In un clima di estrema difficoltà, dettato non solo dalla legittima contrapposizione tra le parti, ma soprattutto da una serie di problematiche di fondo legate agli attuali scenari socio economici che interessano il mondo delle strutture residenziali territoriali per anziani, si è arrivati, oggi, dopo una lunga trattativa, alla sottoscrizione da parte della Confederazione CSE e delle nostre Federazioni di categoria CSE FULSCAM e CSE Sanità del rinnovo del CCNL ANASTE per il triennio 2020/2022.
Gli sforzi profusi, da ambo le parti, hanno dovuto fare i conti con l’andamento generale dell’economia post pandemia e l’emergenza bellica, facendo emergere la necessità di una revisione del settore, e soprattutto delle risorse messe in campo dal Governo centrale e da quelli regionali, al fine di salvaguardare non solo la continuazione dei servizi, in linea con quanto previsto dalle normative, ma soprattutto per salvaguardare la continuazione delle attività e la tutela della Lavoratrici e dei Lavoratori, impiegati all’interno di aziende sempre più in oggettiva difficoltà a causa dell’aumento dei costi di gestione, della misura delle contribuzioni da parte della P.A. ferme a quella di anni fa, con inoltre il peso, in termini di costi e di difficoltà, dovuto alla pandemia e dall’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia.
Il lungo negoziato, e il serrato confronto al tavolo tra le OO.SS. e l’Associazione ANASTE, ha visto comunque alla fine raggiungere l’importante obiettivo che ha portato a un significativo miglioramento rispetto ai precedenti contratti, in termini di retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, adeguati ai tabellari medi di settore, con un occhio già proiettato al futuro contratto, per il quale verranno già iniziati i lavori, auspicabilmente, nel mese di marzo 2023.
Introdotta anche, a parziale ristoro del mancato tempestivo rinnovo, l’erogazione di una integrazione una tantum che verrà corrisposta per il periodo di vacanza contrattuale intercorrente dal 1 gennaio 2020 ad oggi.
Oltre all’adeguamento delle retribuzioni che, seppure inferiori rispetto alla nostra richiesta, costituiscono comunque un significativo segnale in una fase nella quale siamo comunque riusciti a rinnovare il CCNL, segnaliamo miglioramenti rispetto ai precedenti Contratti in merito alla copertura dei periodi di malattia, degli infortuni, dell’aspettativa e del periodo di comporto fino a 140 giorni, sui tempi di vestizione, sul riconoscimento del lavoro agile e altri importanti aspetti contrattuali.
La Segreteria Generale CSE