TEMPI CERTI PER I RINNOVI CONTRATTUALI, NUOVO PIANO DI ASSUNZIONI E, SOPRATTUTTO, RESTITUIRE AI LAVORATORI PUBBLICI LA DIGNITÀ CHE MERITANO
Si è tenuto oggi il primo incontro tra il Ministro della Pubblica Amministrazione Avv. Giulia Bongiorno, il Sottosegretario Mattia Fantinati e le confederazioni sindacali maggiormente rappresentative del pubblico impiego.
Il Segretario Generale della CSE Marco Carlomagno, nel proprio intervento, ha chiesto al Ministro una politica organica e non interventi spot, come invece è avvenuto nel recente passato. “Le pubbliche amministrazioni non sono un costo da tagliare e – benché forniscano servizi indispensabili alla persona – non è quello l’unico compito che hanno, ha dichiarato Carlomagno. “Pubbliche amministrazioni che funzionano creano valore per il Paese, attirano gli investimenti esteri che servono come il pane e, inoltre, rispondono al bisogno primario di tutelare il nostro patrimonio artistico e architettonico e la nostra stessa identità culturale. Il rischio chiusura della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze per carenza di personale è il segno che si è vicini ad un punto di non ritorno”.
Poche e precise le ricette indicate dalla CSE al Ministro Bongiorno e al Sottosegretario Fantinati per invertire la tendenza: rinnovare i contratti di lavoro con tempi certi, un piano straordinario di assunzioni che serva a svecchiare la Pubblica Amministrazione con l’età media più alta dei paesi OCSE, massicci piani di formazione che non restino sulla carta e, soprattutto, rimotivare il personale restituendo al lavoro pubblico la dignità che si merita.
“Abbiamo assistito negli ultimi anni a campagne indegne contro i lavoratori, trattati complessivamente come una categoria di delinquenti. Inoltre, è stata misconosciuta la loro professionalità. Mandare il personale paramedico della Croce Rossa a fare i direttori di cancelleria nei Tribunali solo perché lo stipendio è uguale vuol dire non rispettare la professionalità né dei paramedici né dei direttori di cancelleria. Eppure è successo, con gran danno per il Paese. “Auspichiamo un cambio di passo e tanta discontinuità – ha terminato Carlomagno – anche se sappiamo che le forze della conservazione sono agguerrite e allignano ovunque, a iniziare dal dicastero che Lei, Signor Ministro, presiede”.
Il Ministro e il Sottosegretario hanno preso l’impegno di spingere al massimo per il rinnovo dei contratti nazionali – che scadranno a fine anno – e mostrato molto interesse per le sollecitazioni della CSE.
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